Wine Semetary: il cimitero dei vini
La chitarra pompa, il basso trotta e la batteria pesta come un fabbro!
sono sempre io e i miei demoni interni, sono sempre Zombiwine, e come al solito bentornati sull’unico canale che se non lo segui: morde!
bene leviamoci subito il dente marcio e infetto: di che diamine sto parlando?
di una cosa che si può allenare ed è veramente molto importante: del vostro cimitero del vino.
potete chiamarlo cimitero, libreria, viale, album: fate un pò come vi pare, ma dentro la vostra mente c’è un luogo dove vengono accumulati i ricordi non temporali.
Wine Semetary: il cimitero dei vini.
cosa è un ricordo temporale? è un ricordo legato ad un evento: esempio vi ricordate quando siete usciti per la prima volta con quella ragazza ? quello è un ricordo temporale.
vi ricordate l’odore delle sua pelle nuda ? bene anche quello è un ricordo legato ad un evento e a un tempo.
vi ricordate il sapore di una mela che mangiaste da bambini; non una in particolare, ma quel mood
- mela sul divano
- Bim Bum Bam in tv
- Paolo Bonolis
- One che faceva lo scemo.
bene questo non è più un ricordo temporale, fa ormai parte del vostro subconscio e sapervi accedere vi darà una mano enorme nel comprendere il vino.
Wine Semetary: il cimitero dei vini.
Il mio Cimitero del vino è come il Verano.
un luogo caotico in cui sono accumulate tutte le mie esperienze: io ci posso entrare quando voglio grazie alla mia mente ma non è detto che vi trovi sempre ciò che cerco.
A volte metto il naso in un bicchiere e nella mia mente come se fosse un fantasma, compare un odore o una storia; a volte già lo so che invece non troverò nulla.
Ma la cosa meravigliosa è che questa capacità di richiamare alla memoria, sensazioni, odori, sapori o eventi dal nostro subconscio si può allenare: e si avete letto bene ho detto che si può allenare.
I grandi sommelier che sanno riconoscere anche se il vignaiolo si era lavato i piedi nel 49 , solo mettendo il naso nel bicchiere, hanno si studiato tantissimo ma si sono allenati anche molto.
e come hanno fatto? ci sono diversi modi per allenarsi.
bene io ora vi dico la mia ma a costo che non mi prendiate per matto e non mi interriate in un anfora.
Wine Semetary: il cimitero dei vini.
Quando studiavo Recitazione mi sono imbattuto in questo monumento della schizofrenia programmata
Lee Stransberg e sopratutto in questo opera : Il sogno di una passione.
Il metodo Stransberg- Stanislavski è conosciuto anche come metodo dell’ Actor Studio per capirci il metodo che usava Al Pacino, Volontè e i grandissimi attori di New York.
Ora cosa diamine centra tutto ciò col vino?
in realtà moltissimo: il Metodo aiuta l’attore a rivivere esperienze, al punto da permettere, con un giusto training, di provare emozioni e sensazioni da mettere poi in scena; questo training però (simile ad una schizofrenia a comando) permette anche di richiamare alla memoria sensazioni, gusti, odori e quant’altro.
per capirci: chi studia il metodo non recita di essere Romeo sotto al balcone di Giulietta, ma fa un training (a volte durissimo e a volte meno) per convincersi di essere veramente Romeo e che tutto quel che sta interpretando lo sta vivendo. Uno dei modi che può usare è richiamare alla memoria, degli odori o dei sapori che il suo subconscio ha accumulato, per rivivere una data emozione che in passato già si è vissuto (il primo bacio con la ragazzina del liceo, o la cupezza del funerale di nonno e l’odore dei fiori morenti)
Richiamare un odore alla memoria tecnicamente si chiama memoria sensoriale ed è una cosa che L’actor studio insegnava.
Ricordarsi l’odore del sugo fino a riviverlo; o annusare un vino e ricordarsi un elemento che ci aiuterà a riconoscerlo pescando nel nostro inconscio.
Leggere non fa mai male, e vi consiglio di leggervi questo libro di cui vi parlavo .
Personalmente per me è stato molto utile: mi ha insegnato a camminare in quel luogo dentro di me in cui vengono accumulati i pensieri consci e quelli inconsci, ed ad avere un miglior controllo della mia memoria olfattiva
Wine Semetary: il cimitero dei vini.
Questo per dirvi che non è una cosa che mi riesce spesso, visto che alla fine sono un coglionazzo, però a volte mettere il naso in un bicchiere e dire : Aglianico …. non è impossibile o fantascienza: è allenamento ed il mio allenamento deriva da questo meraviglioso modo di vedere le cose….
posso solo dire: provateci!
Suggerimenti molto interessanti con accostamenti intriganti.
Mi auguro allora di non sentirmi mai come un Tavernello!😁